Il Monumento ai Caduti

🎧 info-point realizzato da Maria Barbuta, Ilaria Burca, Paul Crisan

Ugo Tarchi, architetto e storico dell’arte fiorentino, realizzò un imponente mausoleo che si erge ai piedi del Castello dei Conti Guidi e volge il suo sguardo sulla pianura di Campaldino, dove Dante Alighieri combatté nel 1289.

Il Monumento ai caduti venne eretto in onore dei giovani caduti che combatterono nella Prima Guerra Mondiale contro l’esercito austro-ungarico.

Il committente del Monumento fu Francesco Gatteschi e l’opera venne edificata tra il 1927 e il 1937. Il 12 giugno 1938 il Monumento venne inaugurato con una cerimonia, presieduta dalle più alte cariche della gerarchia fascista aretina.

Da un punto di vista architettonico il Monumento, nella parte inferiore, presenta una cappella con un imponente portone con ai lati due bombe di grosso volume, punto di accesso al luogo sacro. All’interno della cappella si può notare un altare con un crocifisso scolpito in pietra serena, oltre a due arcate laterali in cui si affacciano due grossi mascheroni raffiguranti il viso di un combattente. Il pavimento della cappella è in mosaico, con due spade che puntano al centro dove è presente un elmetto dell’esercito italiano, circondato da una corona di alloro.

Sulla sinistra e sulla destra delle alte edicole sono scolpiti i nominativi dei caduti di Poppi nella Grande Guerra, mentre sulle pareti del sacrario ci sono i nomi delle principali località dove si svolse il conflitto bellico.

Al di sopra del portale d’accesso troviamo una grande scritta scolpita nella pietra che recita: “E’ dolce e dignitoso morire per la patria”.

Nella parte superiore della Cappella si trova quello che viene comunemente chiamato come il Monumento. Questo edificio presenta una forma circolare, con otto pilastri collegati con un’alta struttura in pietra, con delle arcate che proseguono la cappella sottostante, circondato da sei gradini che costeggiano la terrazza panoramica su cui si erge l’opera. Al centro è posta un’ara sormontata da una lampada votiva. L’opera è arricchita da due enormi piatti in bronzo, sorretti da una struttura in pietra, e da due altissime aste con bandiere. Il Monumento viene a sua volta diviso in due parti dalla strada, con la grande lapide addossata alle mura cittadine, con inciso il proclama del Generale Armando Diaz.

Porta di Ingresso al Centro Storico Vicina al Monumento

Detta anche Porta degli Alberghieri o del Torrione

Visuale su Badia San Fedele dal Monumento

Luoghi d’interesse nelle vicinanze

Illustrazione di Massimo Tosi da www.millenaria.net

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Il Monumento ai caduti (te sei qui)

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Il Castello

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Chiesa della Madonna del Morbo

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